Piccola considerazione dopo l’incontro in diretta streaming tra Renzi e Grillo.
Alla fine la consultazione è avvenuta, non per volontà di Grillo e Casaleggio (padri-padroni contrari a questa eventualità) ma per volontà degli iscritti al Movimento 5 Stelle che ieri on-line hanno votato “sì alle consultazioni”, anche se con uno scarto di appena 500 voti. Ora, era chiaro che Grillo ha dovuto obbedire ai suoi iscritti del tutto controvoglia e lo si è visto palesemente nella diretta. Innanzitutto, è discutibile il fatto stesso che sia stato Grillo a presentarsi a Roma piuttosto che uno dei suo tanti parlamentari (penso a Di Battista e a Di Maio, che oggi era sì lì accanto, ma solo come fido). Ma il fatto più controverso è stato senz’altro la modalità della “discussione”: il comico genovese ha preso la parola inondando Renzi di tante sporche verità senza fermarsi, senza lasciar parlare l’altro interlocutore, che alla fine ha potuto solamente sbottare “Beppe, esci da questo blog!”.
Una considerazione, tra le tante, merita di esser detta. Una forza politica che rappresenta 10 milioni di italiani ha l’onore e l’onere di dover aprire delle discussioni politiche. Capisco perfettamente il fatto di non voler parlare con “gente che ha fatto sprofondare l’Italia per 20 anni”, ma questa è l’unica frase che da ormai un anno il M5S porta avanti. Ha dimostrato di avere parlamentari seri e competenti, insieme ad altri disastrosi (chiedere al duo Crimi-Lombardi), che troppo spesso però si inchinano alle parole che leggono live dal celeberrimo blog di Grillo. La sensazione è che questo grande movimento, forte del suo 25% di voti, avrebbe dovuto fare concretamente molto di più. L’opposizione l’ha fatta nel migliore dei modi, senz’altro, ma rischia di rimanere un’eterna opposizione se nessuno di loro avanzi proposte alle altre forze e ne imponga il veto. La sensazione è che ad ogni streaming l’Italia perda una grandissima opportunità di far cooperare la sinistra e i 5 stelle. Già l’anno scorso il famoso streaming tra Bersani e il sopracitato duo delle meraviglie Crimi-Lombardi ha mostrato l’incapacità di incidere del voto 5 stelle.
Questa non è una difesa del centro-sinistra, anche perché personalmente ho sempre criticato il suo operato in quest’anno così travagliato e molto spesso la sinistra stessa si è resa indifendibile da sé. Tanto meno voglio difendere Renzi, che non ho votato alle primarie, che guardo sempre con un occhio critico e che le ha sparate grosse troppo spesso. Ma criticare sempre e non costruire niente, anche in maniera goffa e non molto edificante, è la peggiore delle possibilità.
Molti non sanno che Grillo nel 2008/2009, agli inizi del suo movimento, tentò di entrare e tesserarsi col Pd, chiedendogli di ascoltare quella voce che si stava levando dal web. Il Pd si oppose perché sentiva come una ridicola presa in giro quella proposta di Grillo. A tal proposito divenne famosa la frase di Piero Fassino, in cui disse “Che Beppe Grillo fondi il suo partito e vediamo poi quanti voti prende!”. 4 anni dopo quel movimento tolse almeno 6 milioni di voti al centro-sinistra. Adesso Pd e M5S viaggiano su due binari diversi, ma su molti temi paralleli. A volte questi binari si incontrano, ad ogni maledetto streaming. Ma niente da fare, non c’è modo di viaggiare insieme. Un peccato per il Paese.
Il video dell’incontro qui